Arte e Cultura
Chiesa del SS. Crocifisso di Urbisaglia

Chiesa del SS. Crocifisso di Urbisaglia

La Chiesa del SS. Crocifisso di Urbisaglia è una delle Chiese di cui si difetta di notizie, per quanto la sua edificazione sia di data relativamente recente. Forse esse andarono perdute insieme a molte altre, non meno interessanti, nella soppressione degli ordini religiosi del 1810 e 1860. Ad ogni modo i documenti ci fanno certi che verso il 1500 esisteva fuori delle Mura di Urbisaglia un “sacellum” o cappellina dedicata al SS. Crocefisso.
Infatti si ha memoria di una Chiesina, le cui dimensioni sono tuttora visibili, che il Sig. Carlo Nisi (1900) trovò scavando nel suo giardino, in cui fu rinvenuta anche una “Via Crucis” in pietra che, come già tanti altri oggetti di pregio, esulò dal nostro Paese.

La notata vicinanza e la “Via Crucis” fanno pensare che quello possa essere stato l’antico “sacellum”, di cui ci parlano gli Atti di S. Visita del 18 Ottobre 1581. In questi però non si fa punto menzione dei Religiosi del Terzo Ordine Regolare di S. Francesco, che risiedettero nel vicino Convento; anzi vi si asserisce che certo danaro di proprietà di quell’oratoria era custodito da un tal Valentini Sante; cosa questa assolutamente impossibile, se il luogo fosse stato di una comunità religiosa. I primi cenni della presenza in Urbisaglia del Terzo Ordine Regolare di S. Francesco si trovano solo il 6 Gennaio 1618, e forse nel Luglio 1606. La venuta, quindi, di quei Religiosi e la costruzione del loro Convento e Chiesa attuale, non potendo questa essere l’antico “sacellum”, vanno posti verso il 1600. I Religiosi risiedettero qui fino al 1860, in cui avvenne la loro soppressione e l’ultimo di essi, che vi dimorò quale Sacerdote ufficiale della Chiesa, rimasta aperta al culto, fu il R.P. Alfonso Deminicis di Massa Fermana, qui morto il 20 Settembre 1895. Il Convento, con l’annessa Chiesa ed orto dell’Amministrazione del Fondo per il Culto, fu ceduta al Municipio di Urbisaglia il 10 Agosto 1868 a rogito del Notaio Pasquale Cecchi.

Tratto dalla sezione turismo del sito del comune di Urbisaglia

Top