Belforte del Chienti
Belforte del Chienti è un comune di circa 1900 abitanti. Il suo nome deriva molto probabilmente dalla felice posizione su un colle a metà strada tra la montagna e il mare. Dai suoi 347 metri l’antico borgo, costituito da strette e ripide viuzze, domina la sponda nord del fiume Chienti. Dai reperti rinvenuti nel territorio comunale di Belforte si può affermare con certezza che l’area fosse già abitata in epoca romana. Prima della fondazione del castrum, nel territorio era situata la Corte di Travenano, possedimento dell’abbazia di Santa Maria in Farfa. Tale abbazia vantava numerosi possedimenti nella Marca ed il suo centro di potere locale era situato a Santa Vittoria in Matenano. I primi riscontri relativi al castello di Belforte si hanno nel Libro Rosso del Comune di Camerino, in questi documenti si afferma come il console Riccomanno Vicomandi il 10 ottobre del 1207 si sottomette a Camerino. Il castello aveva per la città camerte un’importante funzione difensiva nei confronti di Tolentino e, per questo, Belforte nel corso dei secoli passò sotto il controllo ora di una ora dell’altra città. Successivamente il comune passò sotto lo Stato Pontificio e ne seguì le vicende fino all’unificazione d’Italia, periodo in cui assunse l’attuale nome di Belforte del Chienti. Oggi Belforte del Chienti (ab. 1900 circa) conserva l’ampio giro di mura, risalente al secolo XIV, rifatto a più riprese e di recente restaurato, e si sviluppa anche a valle con gli ottocenteschi borghi di Santa Maria e di San Giovanni e con le altre frazioni, tutti arricchiti da pregevoli luoghi d’interesse.